Incubo azzurro, l’Italia è stata sovrastata in lungo e in largo dalla Spagna.

Partita da dimenticare, fotografia calcistica di parte azzurra sbiadita, scolorita nei contorni e nei dettagli. La Spagna del calcio nazionale è nettamente più forte dell’Italia. Neanche un tiro in porta, carenza di idee, zero forza fisica, hanno scoperto un’Italia fragile e incapace di assorbire i dettami tattici calcistici voluti da mister Spalletti. Donnarumma migliore in campo e, se non fosse stato per lui, avremmo subito sicuramente un’imbarcata memorabile. Il solo autogol di Calafiori che ha permesso alla Spagna di vincere 1 a 0, non può essere emblematico di una superiorità delle furie spagnole che hanno fatto in modo di giocare praticamente senza avversario. C’è dunque stata, da parte dell’Italia, una sorta di involuzione tattica e tecnica sul processo spallettiano di costruire un gioco offensivo armonico, tale da dare la consapevolezza dell’autostima di squadra. E adesso vedremo se, nella prossima partita che gli azzurri giocheranno lunedì 24 giugno contro la Croazia, si riuscirà a smaltire la cocente delusione e ritrovare l’autostima perduta. Vittoria o pareggio ci garantiranno il passaggio del turno, altrimenti torneremo a casa con il sogno chiuso nel cassetto.

Salvino Cavallaro

In Germania le cose funzionano perché, realmente, sono rigorosi in tutto. Organizzazione di #EURO2024 incredibile ed impeccabile. Vivere l’emozione di una grande competizione dal vivo è stata un’esperienza unica, indimenticabile. La gara ha detto poco per noi: siamo mediocri. Essere dominati in lungo e in largo non fa che confermare come questa Italia non possa ambire a grandi traguardi. Ma esserci, respirare l’atmosfera, assaporare l’aura resterà a prescindere dal risultato.

Gabriele Cavallaro

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